giornalista, scrittore e dj
Iniziamo dalla fine: Voce del verbo moda.
"Il 21 marzo sarò il regista di Distretto dello stile, un tour nel quadrilatero romano per far conoscere i centri e le botteghe che ancora oggi animano la zona. L'appuntamento è alle ore 17.30 al Laboratorio Zanzara di via Bonelli 3, quindi si sale al piano superiore dove ha sede la sartoria Serienumerica per proseguire nel mondo vintage di Magnifica Preda, in via Sant'Agostino 28. Dopo la visita alla torre medioevale della casa del Pignone ci dirigiamo da TAC in via San Dalmazzo e da Born in Berlin in via delle Orfane - due brand Made in TO con un link europeo - per terminare con un aperitivo da 16 di Luisa e Franchino in via IV marzo 14/a che unisce l'hair styling al design. L'evento si inserisce all'interno del programma di Voce del Verbo Moda che animerà la città dal 20 al 23 marzo".
Sempre a marzo riprenderanno i tour legati al tuo libro Mal di Torino, edito da Espress edizioni. Ce ne parli?
"Lo scorso ottobre le Guide Turistiche Bogianen, partendo dalle pagine del racconto, avevano inaugurato un itinerario per far conoscere quei luoghi che secondo me, con le loro suggestioni, creano una sorta di Mal d'Africa in versione sabauda. Un'iniziativa simile era già stata promossa a maggio, con Books on the Bus, in cui il bus rosso del CitySightseen portava i turisti a visitare quei quartieri che il sottoscritto ed altri autori avevano raccontato nei loro libri. Quest'anno sono previste due date pomeridiane, il 23 marzo e il 6 aprile, e due appuntamenti notturni, il 7 maggio e il 14 giugno".
Soffrire di Mal di Torino significa?
"Significa vivere una malattia dell'anima, un sentimento indefinibile che impedisce ai suoi abitanti di lasciare completamente la città. Torino è un continente mentale, un insieme di emozioni e spunti che legano il nostro spirito alle vie e alle piazze che conosciamo".
Fabrizio Vespa, chi è secondo te Fabrizio Vespa?
"Un ragazzo che ha mosso i primi passi a Torino grazie alla radio. Un dj professionista che ha regalato quell'impostazione mentale necessaria al giornalista e allo scrittore per prendere porzioni di realtà e mixarle, come dimostra Mal di Torino in cui le letture di Cesare Lombroso si uniscono alle interviste ai protagonisti di questa città. Un uomo curioso che ha ancora molto da fare".
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