martedì 1 aprile 2014

Cosa mi metto?

Se lo domanda ogni giorno ciascuna donna che, dall'alba al tramonto, vive più vite. Se lo è chiesto la personal shopper Giuseppina Sansone, che sabato 22 marzo ha firmato il workshop che si è tenuto presso il Circolo dei Lettori di Torino durante Voce del Verbo Moda. Sempre più spesso ci è imposto di essere versatili e di passare con disinvoltura da una riunione di lavoro all'incontro con le insegnanti dei figli, dalla parentesi shopping alla serata con il partner e spesso non si ha la possibilità di cambiare abito. Esistono poi delle situazioni borderline nelle quali il look sbagliato può compromettere il proprio futuro. Qualche esempio? Il primo colloquio di lavoro o, perché no, il primo incontro con lui. Essere generose con le scollature o avare con la stoffa della gonna, indossare stampe animalier come se si dovesse affrontare un safari o, ancora, sfoggiare un make-up appariscente non contribuisce certo a creare un'immagine seria, professionale e sofisticata.
La regola è una sola e molto semplice: c'è un luogo ed un momento giusto per ogni look.


Oltre alle due appena descritte, Giuseppina Sansone ha individuato altre situazioni nelle quali indossare l'abito giusto fa la differenza. Per un brunch con le amiche, così come per fare shopping o per viaggiare, meglio adottare uno stile easy e pratico, magari accompagnato da accessori che fanno la differenza. Largo quindi ai sunglasses, ai cappelli, alle scarpe ultra flat e, perché no, ad una spilla vintage. Per la domenica di Pasqua meglio scegliere uno stile bon ton, magari floreale per essere in sintonia con la primavera, mentre per un cocktail party è possibile osare con abiti che disegnano la silhouette, sandali gioiello e collane che diventano protagoniste. Una parentesi a sé merita il matrimonio, spesso esempio di cattivo gusto. Le ospiti devono evitare colori, lunghezze e ampiezze che richiamano l'abito della sposa e devono ricordare che si tratta di una cerimonia e non di una gita al mare! Naturalmente esistono differenze tra giorno e sera e la location ha la sua importanza. Una cerimonia shabby chic è ben diversa da una elegante e paludata.
Al termine dell'incontro, la personal shopper ha accompagnato le sue ospiti nel nuovissimo flagship Marella di via Lagrange: un ambiente accogliente e raffinato di 250 mq che si rifà al concetto di casa inteso come luogo intimo, femminile e simbolo dell'italianità nel quale il rosa, nelle sue molteplici nuances, è icona di una donna sensibile e femminile, garbata e seducente.


Nella boutique Marella è stato possibile provare, anche grazie alla disponibilità e alla professionalità del personale, alcuni degli abiti selezionati da Giuseppina Sansone per i diversi eventi trattati nel workshop: un modo divertente e glam per sperimentare quanto sia fondamentale individuare il look giusto a seconda delle occasioni. Per me Giuseppina Sansone ha scelto un look per il giorno di Pasqua. Il risultato? Eccolo!











2 commenti:

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...